Teatro

SPECIALE NTFI 2014: "Donogoo!!!"

SPECIALE NTFI 2014: "Donogoo!!!"

Il teatro come luogo di aggregazione e opportunità di riscatto. Maurizio Braucci  ha tratto la commedia dal testo di Jules Romains, Donogoo, e la sua  rilettura si presta ai tanti attori in erba. Stare insieme, divertirsi, giocare, ascoltare l’altro nella sua diversità come si fa con un amico o un compagno di avventura, diventa prioritario nel  laboratorio teatrale. La forza di questo entusiasmo contagioso è evidente. Arrevuoto2014 incarna lo spirito di gioia ed è linfa a sostegno dei sogni e delle aspettative future degli stessi protagonisti della commedia. Un’opportunità per  riflettere su temi importanti della vita, un esercizio per imparare ad accantonare il “narcisismo” inteso come egoismo e interessi personali, per camminare insieme e crescere come collettivo, ed è in questo gioco che il teatro acquista la sua valenza pedagogica  raggiungendo l’obiettivo.

Tanti i ragazzi a calcare lo spazio scenico divertiti e animati dalla voglia di affermare “Anche io esisto”. Il momento catartico fondamentale per la formazione per i piccoli uomini del futuro si consuma in quest’ottica, sul palco, e la ricerca  di riscatto sociale e culturale, la voglia di condividere anche con il pubblico la favola della città di Donogoo porta gli attori anche tra il pubblico per un improvvisato trenino dei festeggiamenti a conclusione dello spettacolo. L’interpretazione, pertanto, diventa un momento personale di liberazione, un grido in una società che è sempre meno sensibile ad ascoltare il disagio. Donogoo è una città fantastica, un mondo in cui ciascuno vorrebbe vivere. La città  è un nome di fantasia segnato a caso sulla carta geografica. Una grande  truffa  studiata da chi, avendo grossi capitali, può manipolare le coscienze. Nessun adulto crede più  alle favole, eppure siamo pronti a dar credito all’imbonitore di turno che promette il “paradiso”. Questo accade a Donogoo dove a conclusione dello spettacolo, la città esiste.

Una ricostruzione grottesca della realtà per una favola che rispecchia i nostri tempi. Il bluff è sicuramente riuscito ai ragazzi che hanno giocato nel ruolo di attori. Una grande fucina, laboratorio teatrale dove la trama  della commedia è marginale, sembra un espediente per dare colore alle emozioni. Un grido, “Donogoo”, che libera le coscienze e si trasforma in canto rappato e danza caotica, dove i ruoli si accavallano e la teatralizzazione si spoglia delle sue regole, a discapito dell’interpretazione del testo.